Ogni giorno si verificano incomprensioni fra medici, pazienti e farmacisti, relativamente alle prescrizioni dei farmaci a carico del SSN, erroneamente definiti dalla popolazione come “mutuabili”.
Fin dai tempi del film in cui Alberto Sordi interpretava un estremizzato medico della mutua, le persone sono state abituate a considerare le prestazioni sanitarie e le dispensazioni gratuite dei farmaci come un diritto incontestabile.
NON E’ PIU’ COSI’.
La spending review, le leggi nazionali sull’appropriatezza prescrittiva e la regolarizzazione della spesa farmaceutica, le note AIFA, i Decreti 56 e 57 pubblicati sul BURC n.41 del 29 giugno 2015 definiscono una cornice completamente diversa per i cittadini italiani e napoletani (cioè ogni cosa deve essere prescritta se pertinente ed appropriata).
In realtà, ogni farmaco ha una scheda tecnica su cui sono scritte le indicazioni per cui quel farmaco può essere somministrato. La prima regola è prescrivere un farmaco solo per le malattie in cui è effettivamente indicato. Tra tanti farmaci che vengono prescritti con la stessa indicazione (cioè per la stessa malattia) esistono però farmaci più “anziani” e farmaci più “giovani”. Quelli più “anziani”, il cui brevetto è scaduto e sono anche meno costosi, secondo le nuove norme, dovrebbero essere preferiti nelle prescrizioni.
La possibilità di prescrivere un farmaco più nuovo, ma anche più costoso, esiste ancora, ma con delle limitazioni e con la necessità di giustificare l’impiego da parte di medici e specialisti arrivando, in casi particolari, a doverne persino motivare la scelta.
Praticamente, se avete bisogno di un farmaco a carico del SSN (cioè prescritto su ricetta con cui ritirarlo in farmacia) dovete sempre rivolgervi prima al medico di medicina generale (cioè il vostro medico di famiglia) il quale è stato investito dallo Stato del diritto-dovere di verificare se il farmaco può essere prescritto o meno.
Se vi rivolgete ad uno specialista pretendete sempre la prescrizione corretta con intestazione al paziente, ma anche diagnosi precisa, eventuale rimborsabilità del farmaco secondo le indicazioni vigenti e il timbro dello specialista proscrittore con indicazione della provincia e del codice di iscrizione all’ordine dei medici.
Le limitazioni riguardano principalmente alcune classi di recenti anti-ipertensivi, i farmaci per il colesterolo, alcuni antidepressivi ed alcuni farmaci per i dolori artrosici.
La presenza di invalidità o malattie specifiche non sempre garantisce la possibilità di aver prescritto il farmaco a tutti i costi, così come vi ricordo che l’anticipazione in farmacia senza ricetta è illegale.
Vi ho scritto tutto questo per dirvi che dovete fidarvi del vostro medico di medicina generale, che resta colui che ha più a cuore la vostra salute e non avrebbe alcun interesse nel non prescrivervi un farmaco per voi veramente indispensabile!