L’omocisteina è un aminoacido solforato che si forma normalmente nel nostro organismo a partire dall’aminoacido metionina. A sua volta l’omocisteina viene trasformata in un aminoacido “buono” (la cisteina) grazie all’azione di specifici enzimi aiutati da alcune vitamine del gruppo B presenti nel sangue (acido folico, B6, B12). Questi enzimi per potere funzionare normalmente hanno bisogno che l’alimentazione apporti tutti i giorni una quantità sufficiente di vitamine. Se l’apporto alimentare di queste vitamine è insufficiente (ad esempio se si mangiano poche verdure fresche), l’omocisteina non riesce ad essere convertita in modo efficiente e si accumula nel sangue.
L’iperomocisteinemia può provocare danni alle pareti dei vasi modificandone la struttura e la funzionalità in quanto viene favorita la deposizione di colesterolo e piastrine sulla parete interna dei vasi. Aumentati livelli di omocisteina possono favorire così l’insorgenza di malattie del sistema cardiovascolare che provocano infarti ed ictus.
Aumentati livelli di omocisteina nel sangue, dosabili con meno di 20 euro in qualsiasi buon laboratorio di analisi, indicano, quindi, la possibile insorgenza di gravi malattie metaboliche e il rischio che ci siano mutazioni genetiche familiari del gene MTHFR.
Oggi esistono numerosi preparati a base di acido folico che, assunti ogni mattina, sono in grado di sopperire a questa mancanza e di prevenire in parte, molti problemi di salute dall’infertilità al rischio cardiovascolare fino all’invecchiamento neuronale.
Se soffrite in prima persona oppure in famiglia di malattie metaboliche (aumento del colesterolo o della glicemia, ad esempio oppure ipertensione e vasculopatie) dosate la vostra omocisteina e, nel caso in cui fosse superiore alla norma, rivolgetevi al vostro medico di fiducia per la terapia.