Presentazione del libro “Le voci di Napoli”

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Appuntamento per venerdì 18, alle ore 18, alla Domus Ars (via Santa Chiara, 10,  a  Napoli) per la presentazione del  libro “Le voci di Napoli”, edito da Guida Editori, realizzato con i contributi dei vincitori e dei collaboratori del Concorso letterario “Premio Decumani”, patrocinato dal Consiglio regionale della Campania e dal Comune di Napoli.

Alla presentazione parteciperanno il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e  il giornalista e scrittore Pietro Treccagnoli, presidente onorario del premio. Saranno loro a consegnare le prime copie ai vincitori del concorso.

Nel corso dell’evento sono previsti alcuni momenti artistici: l’esposizione di alcune opere del pittore Antonio Sibillo, l’esibizione dei musicisti Lucio Sigillo, Angelo Vacca ed Antonio Pantò, l’esibizione della ballerina Mariagrazia Manzo.

Lo serata si concluderà con La compagnia degli artisti associati che, con la collaborazione di una rappresentanza degli alunni dell’Istituto Comprensivo Scolastico Nicolini, presenterà alcune scene tratte dall’opera “Le anime pezzenti” di Ino Fragna.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Sito ufficiale del concorso www.premiodecumani.it

Pagina Facebook Premio Decumani

Quando l’amore è “malato” e non esistono medici abbastanza bravi per guarirlo

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Ciao, carissimi amici della lettura!

Mi sta a cuore segnalarvi il libro di Annamaria Vargiù, “E lo chiamano amore“.

Perché? Prima di tutto descrive una casistica di forme d’amore “non sano” attraverso lo strumento semplice e piacevole del racconto, che bene si adatta allo stile di vita contemporaneo.  Ogni storia, inoltre, viene affrontata con l’intelligenza e la cultura di chi ha fatto dell’istruzione la propria ragione di vita e che non potrebbe scrivere senza lasciare un messaggio al lettore. L’autrice lascia anche a chi è più giovane sempre un motivo di riflessione e di crescita.

Il racconto del libro che mi è piaciuto di più? Insomnia. Questo testimonia la violenza spesso esercitata dai familiari nei confronti degli ammalati gravi; essi pretendono da sani di decidere ciò che è giusto per chi sano non lo è più.

Le varie storie, pur ricalcando scene diverse per epoca storica e per livello sociale e culturale, rivelano la presa di coscienza tardiva di una scelta affettiva sbagliata che però, ottimisticamente, culmina nel riscatto finale della vittima, anche se questo spesso diventa possibile solo attraverso la lettura del libro.