Ecco perchè oggi non mi vaccinerò contro SarsCov2

Grazie al collega che mi ha girato la foto scattata questa mattina.

Dalle 7 di questa mattina centinaia di operatori sanitari sfilano silenziosamente sotto la pioggia e al freddo per quello che dovrebbe essere il funerale di SarsCov2.

Purtroppo però, migliaia di sms con l’invito sono stati inviati contemporaneamente a tutti coloro che in qualche modo avessero un rapporto di lavoro con la ASL Napoli 1centro per una vaccinazione collettiva del personale, senza tenere conto di alcun orario o fascia di distribuzione in funzione dell’ordine alfabetico oppure dell’età o del ruolo.

I medici di medicina generale della nostra ASL, contrariamente a quanto avvenuto in tutte le altre asl della Regione incluse la Napoli 2 e la Napoli 3, sono costretti a fare una fila di almeno due ore già dall’esterno dei cancelli. Tutto questo al freddo e sotto la pioggia e senza tenere conto che nella maggior parte dei casi si tratta di persone che hanno più di 55-60 anni.

Una vera mancanza di rispetto se non per il medico almeno per la persona!

Dopo aver organizzato nel mio studio di medicina generale oltre 400 vaccinazioni antiinfluenzali ed antipneumococco, mantenendo l’orario tramite appuntamento e nelle migliori condizioni di confort e sicurezza per i miei pazienti, la mia ASL mi premia e mi invita a vaccinarmi in un gruppo collettivo di migliaia di dipendenti questa mattina alla mostra d’oltremare nel caos e senza controllo.

Mi dispiace ma io non ci sto!

Non mi sembra il caso di rischiare COVID-19 o, nella migliore delle ipotesi una sindrome da raffreddamento considerando l’enorme lavoro previsto per me ed i miei colleghi per la prossima settimana.

Oggi non mi vaccinerò contro Covid-19 perchè non sono state rispettate le condizioni di sicurezza previste dal DPCM vigente.

Adesso mi aspetto una parata per gli ammalati napoletani…

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Bella la parata arcobaleno: una manifestazione di solidarietà per persone belle, ricche di emozioni e, fondamentalmente, sane. Un atto apprezzabile e dovuto per limitare la mancata accettazione e gli episodi di aggressività nei confronti di chi non è eterosessuale.

Adesso, però sarebbe il caso di organizzare un evento di pari dimensioni e partecipazione per tutti coloro che, indipendentemente dall’orientamento sessuale, si trovano tutti i giorni a combattere non solo con la propria malattia ma anche con una Sanità Regionale schizofrenica.

Proclami di eccellenza e gruppi di autoascolto a congressi in cui, prevalentemente, si proiettano da anni sempre gli stessi risultati e le stesse operazioni; narcisismi professionali che litigano ogni giorno con la grave mancanza di accesso alle liste d’attesa delle strutture pubbliche e alla limitazione unisettimanale della maggior parte delle sale operatorie.

Strutture convenzionate al collasso alle quali vengono richiesti criteri di eccellenza svizzeri a costi irrisori che, però, non si ritrovano neanche nella migliore delle strutture pubbliche.

Avere una diagnosi istologica oppure un intervento chirurgico per pazienti oncologici in tempi non titanici è diventato possibile solo per chi ha un amico oppure un parente che gli dà una mano oppure molti soldi da pagare!

BISOGNA FARE QUALCOSA!

DOMANI MATTINA UN CANCRO OPPURE UNA FRATTURA POTREBBERO COLPIRE ANCHE NOI OPPURE I NOSTRI PARENTI E CI RITROVEREMMO NEL GIRONE DELL’INFERNO CHE VIVONO QUOTIDIANAMENTE I POVERI PAZIENTI NAPOLETANI!

Perché mi lamento? Prima di tutto perché sono un medico di famiglia che vive quotidianamente il disagio dei cittadini napoletani e, mi gioco tutto, a breve i giornali cominceranno a scrivere che l’accesso ai pronto soccorso per il caldo comincerà ad essere incontenibile perché NOI Medici di medicina generale non saremo reperibili.

Verificassero bene prima di puntare la penna!

L’accesso all’emergenza è necessario perché l’attività ordinaria è satura!

Bisogna sbloccare il turn over del personale e le risorse prima della partenza delle autonomie differenziate. Arginare e controllare l’abuso dell’intra moenia!

C’è qualcosa che funziona? Certo!

Un encomio particolare al personale medico e paramedico ancora in servizio al costo della propria vita e alle strutture che soddisfano le emergenze, che sono eccellenti, come tutte le competenze di emergenza napoletana!

Anche perché ormai l’assistenza ordinaria è quasi inesistente.

Provare per credere? Lunedì mattina cercate di prenotare una visita oculistica in una struttura pubblica oppure un intervento per sindrome del tunnel carpale, solo per farvi gli esempi più frequenti.

Buona domenica!

 

 

UPDATE IN DERMATOLOGIA: APREMILAST

psoriasiRitorniamo a parlare di psoriasi. Come già detto in un articolo precedente, la psoriasi è una malattia della pelle che si presenta in vari modi. Tutti la immaginiamo come una manifestazione di squame sulla pelle o tra i capelli, ma in realtà nasconde un disordine del sistema immunitario e  può colpire anche le unghie, le articolazioni della ossa e le mucose.

Sicuramente si tratta di una malattia familiare in cui le cellule della pelle si moltiplicano più velocemente che in altre persone ed i linfociti T del sistema immunitario si attivano e le infiltrano. Per questo motivo spesso si trova associata ad altre malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide oppure le malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

Recentemente la psoriasi sembrerebbe, però, anche essere associata ad un maggiore rischio di malattie cardiovascolari visto che si trova frequentemente in persone obese, diabetiche, ipertese e con valori alti di colesterolo e trigliceridi. In alcuni casi, l’assunzione di medicinali potrebbe aggravare una psoriasi lieve già esistente.

Alla base di tutto potrebbe esserci un’infiammazione eccessiva dei tessuti e vasi sanguigni colpiti che porterebbe a danni per l’organismo.

La terapia, importante per la qualità di vita delle persone affette, e che già variava da preparati locali (creme, lozioni e così via) fino a trattamenti biologici specifici sistemici,  si è arricchita di un nuovo farmaco che si assume per via orale, Apremilast, ” inibitorie di PDE4″, enzima presente nelle cellule infiammatorie responsabili della Malattia Psoriasica.  La novità di questa piccola molecola avente come target enzimi specifici, è che si tratta di un modulatore dell’informazione e non di un immunosoppressore. Pertanto può essere assunto per via orale, laddove il paziente non può assumere i comuni farmaci biologici perché controindicati oppure non tollerati.

Della psoriasi e delle sue possibilità terapeutiche, si parlerà sabato 23 settembre p.v. alle ore 10.00 presso l’Hotel Capodimonte, in via Tondo di Capodimonte, n.1, a Napoli.

L’evento ECM, 4 crediti formativi,  max 30 partecipanti;  è rivolto a: medici di medicina generale e CA; dermatologi; nefrologi e reumatologi; è gratuito e verrà realizzato dall’equipe del centro di riferimento per la psoriasi dell’ospedale San Gennaro dei poveri/Incurabili di Napoli, responsabile Dott. Raffaele Mozzillo.

 

La mia relazione riguarderà il ruolo cruciale che assume il Medico di Medicina Generale nella selezione dei pazienti da inviare al centro specialistico di riferimento e nella collaborazione con il dermatologo ed il reumatologo per la scelta della terapia sistemica più idonea in relazione alle patologie concomitanti ed ai farmaci già assunti dal paziente con malattia psoriasica.

Che cos’è la psoriasi?

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La psoriasi è una malattia della pelle che si presenta in vari modi. Tutti la immaginiamo come una manifestazione di squame sulla pelle o tra i capelli, ma in realtà nasconde un disordine del sistema immunitario e  può colpire anche le unghie, le articolazioni della ossa e le mucose.

Sicuramente si tratta di una malattia familiare in cui le cellule della pelle si moltiplicano più velocemente che in altre persone ed i linfociti T del sistema immunitario si attivano e le infiltrano. Per questo motivo spesso si trova associata ad altre malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide oppure le malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

Recentemente la psoriasi sembrerebbe, però, anche essere associata ad un maggiore rischio di malattie cardiovascolari visto che si trova frequentemente in persone obese, diabetiche, ipertese e con valori alti di colesterolo e trigliceridi.

Alla base di tutto potrebbe esserci un’infiammazione eccessiva dei tessuti e vasi sanguigni colpiti che porterebbe a danni per l’organismo.

In alcuni casi, l’assunzione di medicinali potrebbe aggravare una psoriasi lieve già esistente.

La terapia, importante per la qualità di vita delle persone affette, varia da preparati locali (creme, lozioni e così via) fino a trattamenti biologici specifici.

Della psoriasi e di altre malattie collegate al sistema immunitario si parlerà sabato 26 novembre p.v. presso il Culture Hotel Villa Capodimonte in salita Moiariello a Napoli.

L’evento ECM, 7 crediti formativi, Gestione multidisciplinare delle IMID, è rivolto a medici (tutte le specializzazioni), infermieri e farmacisti; è gratuito e verrà realizzato dall’equipe del centro di riferimento per la psoriasi dell’ospedale San Gennaro dei poveri di Napoli, responsabile Dott. Raffaele Mozzillo.

La mia relazione riguarderà la necessità di essere informati, anche nella Medicina Generale, sulle potenzialità d’uso dei farmaci biologici nei pazienti affetti da psoriasi e malattie del sistema immunitario.

 

 

Siamo tutti struzzi? Come fare la prevenzione dei tumori con l’esenzione ticket.

struzzoCare Amiche, cari Amici,

non facciamo come gli struzzi nascondendo ai nostri occhi i rischi a cui siamo esposti.

A partire da un’età ben definita è dimostrato che fare prevenzione per alcune malattie allunga la vita!
Non nascondetevi dietro l’alibi dei costi perché, nonostante i tagli, sono ancora numerose le possibilità di prevenzione dei tumori che ci vengono offerte in esenzione.

Da oncologa vi raccomando di usufruire delle agevolazioni della Legge finanziaria 2001 che all’art. 85 (punto 4) definisce come esenti dal pagamento del ticket totale:

1)l’esame citologico cervico-vaginale, meglio noto come PAP-TEST, ogni tre anni, per le donne tra 25 e 65 anni;

2) la mammografia ogni due anni, per le donne tra 45 e 69 anni;

3) la colonscopia ogni cinque anni, per la popolazione di età superiore a 45 anni e per la popolazione a rischio, individuata secondo i criteri determinati da decreto del ministero della Sanità;

4) tutti gli esami di approfondimento di cui al punto 2.

Come fare per poter usufruire di questi esami in esenzione?

Bisognerà recarsi dal proprio medico di medicina generale che avrà il compito di verificare gli intervalli dei controlli e rilasciare una ricetta avente come diagnosi specifica la prevenzione del tumore in oggetto.Nel campo di esenzione bisognerà apporre uno de i seguenti codici nazionali di esenzione dal ticket, in base all’età ed al sesso, che permettono di ricevere le prestazioni al costo di soli 5 euro (oppure nulla per i possessori dei codici di esenzione totale).
D02 (Es. citologico – Pap test ogni 3 anni donne dai 25 ai 65 anni)
D03 (Esame mammografico ogni due anni donne dai 45 ai 69 anni)
D04 (colon-retto, colonscopia ogni 5 anni dai 45 ai 70 anni)
D05 (approfondimento mammella- eco mammelle, ago biopsia, RM, visita senologica etc.)

Gli esami possono essere prenotati presso qualsiasi struttura pubblica.

La prevenzione può essere effettuata, in maniera completamente gratuita, anche attraverso gli Screening pubblici territoriali laddove sono attivi.

Recentemente è partito lo screening per la prevenzione del carcinoma del colon da parte dell’ASL Napoli 1 centro. Viene effettuato da medici di medicina generale attraverso la distribuzione del kit per l’esame del sangue occulto sulle feci nella popolazione a rischio per età.

Ecco il testo originale dell’Art.85 comma 4 L 388/2000 (Finanziaria 2001):
4. A decorrere dal 1° gennaio 2001, fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, comma 4, lettera a), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124, e secondo le indicazioni del Piano sanitario nazionale, sono escluse dalla partecipazione al costo e, quindi, erogate senza oneri a carico dell’assistito al momento della fruizione, le seguenti prestazioni specialistiche e di diagnostica strumentale e di laboratorio, finalizzate alla diagnosi precoce dei tumori dell’apparato genitale femminile, del carcinoma e delle precancerosi del colon retto:
a) mammografia, ogni due anni, a favore delle donne in età’ compresa tra quarantacinque e sessantanove anni;
b) esame citologico cervico-vaginale (PAP test), ogni tre anni, a favore delle donne in età compresa tra venticinque e sessantacinque anni;
c) colonscopia, ogni cinque anni, a favore della popolazione di età superiore a quarantacinque anni e della popolazione a rischio individuata secondo criteri determinati con decreto del Ministro della sanita’.
5. Sono altresì erogati senza oneri a carico dell’assistito gli accertamenti diagnostici e strumentali specifici per le patologie neoplastiche nell’età giovanile in soggetti a rischio di età inferiore a quarantacinque anni, individuati secondo criteri determinati con decreto del Ministro della sanità.

Fate girare queste informazioni!